La mindfulness si è dimostrata uno strumento utile per affrontare lo shock che spesso è associato ad una diagnosi di tumore.
Raggiungere uno stato mentale di concentrazione e consapevolezza aiuta infatti a ridurre i livelli di stress, a migliorare la salute fisica e a creare armonia in tutti gli ambiti della vita.
MINDFULNESS: COS’È E DA DOVE VIENE
La mindfulness è una pratica meditativa che deriva dalla meditazione Buddhista “vipassana”, una delle pratiche meditative più diffuse nel mondo. La mindfulness è una declinazione moderna della meditazione “vipassana”, privata di ogni aspetto mistico e basata su un approccio clinico moderno.
Con la parola “mindfulness” si indica uno stato di consapevolezza e accettazione del momento presente che passa attraverso il non giudizio. È l’accettazione consapevole dei propri pensieri, emozioni o esperienze per come si manifestano in quel momento. L’obiettivo è quello di eliminare la sofferenza mediante la comprensione e l’accettazione di tutto ciò che accade. Prestando attenzione ad ogni attimo che viene vissuto si cerca di cogliere con maggiore prontezza l’origine dei pensieri negativi, causa del malessere emotivo.
LE EMOZIONI LEGATE ALLA DIAGNOSI
Una diagnosi di cancro porta inevitabilmente con sé una tempesta di emozioni per qualunque persona. Tristezza, panico, shock, paura: la domanda che spesso i pazienti si fanno è: “perché?”. Anche durante il trattamento terapeutico le pazienti possono sperimentare sbalzi di umore e fatigue. I cambiamenti nella loro emotività possono andare di pari passo con le mutazioni che vivono i loro corpi. Spesso tutto ciò genera un senso di frustrazione per la perdita di controllo che il cancro ha causato.
LA MINDFULNESS PER I PAZIENTI CON TUMORE
Un paziente oncologico si trova spesso a vivere stati emotivi angosciosi: depressione, attacchi di panico e insonnia sono frequenti. Spesso la preoccupazione è quella di non sapere cosa succederà, quale sarà l’esito della terapia, se ci saranno recidive. In questi casi, la mindfulness si rivela utilissima: concentrarsi sul qui e ora diventa una fonte di benessere. Affrontare la vita e gli eventi giorno per giorno, per come accadono.
I risultati di alcune ricerche hanno dimostrato che la mindfulness riduce i livelli di ansia e depressione, migliora il tono dell’umore e conduce ad un aumento di emozioni positive e di reattività emotiva.
Praticarla tutti i giorni aiuta a mantenersi positivi e sereni nei confronti di tutte le sfide a cui la vita ci mette davanti: anche le più dure.
PICCOLE PRATICHE MINDFULNESS QUOTIDIANE
La mindfulness è una meditazione che generalmente viene eseguita con gli occhi chiusi concentrandosi sulla respirazione, assistiti da un terapeuta. Ci sono anche esercizi, però, che possono essere effettuati da soli, in qualunque momento della giornata. Per esempio:
RESPIRARE CONSAPEVOLMENTE
Questo esercizio può essere fatto in qualunque luogo e in qualunque posizione.
L’unica cosa da fare è concentrarsi sul proprio respiro, espirare e inspirare lentamente, trattenere il respiro per 5 secondi a polmoni pieni, espirare lentamente ascoltando le sensazioni dell’aria che esce dalle narici o dalla bocca.
La cosa importante è lasciare scorrere i pensieri e rifocalizzarsi sull’ascolto del proprio respiro. Via via che si prosegue con la pratica si può allungare il tempo di durata.
MANGIARE CONSAPEVOLMENTE
Spesso ci si trova a mangiucchiare mentre si sta facendo altro. La nutrizione diventa qualcosa di accessorio a cui non viene dato il giusto valore. Prestare attenzione a tutto quello che si mangia ed essere presenti a sé stessi nell’atto di nutrirsi è molto importante. Masticare lentamente, concentrarsi sui sapori e sulle consistenze e godere del momento presente è importante per creare un momento di pace e presenza. Anche mentre ci si nutre.
RELAZIONI CONSAPEVOLI
Relazionarsi in maniera consapevole è importante. Questo vuole dire osservare l’altro (il partner, un figlio, un collega) in una modalità non giudicante e rimanere presente a sè stessi durante le conversazioni o le interazioni con gli altri.
Per esempio, al posto di scrollare lo schermo del proprio smartphone mentre si è alla presenza di qualcuno, bisognerebbe rimanere attenti alla relazione e all’ascolto dell’altro.
Diventare più consapevoli del presente, di quello che succede, prestare attenzione alle proprie sensazioni e sentimenti, ascoltare, imparare a rispondere agli altri in modo rispettoso, al posto che reagire d’impulso: tutto ciò fa bene in primis a sé stessi.
IN DEFINITIVA: LA MINDFULNESS PUÒ AIUTARE DOPO LE DIAGNOSI DI TUMORE
Come abbiamo visto, la mindfulness, se praticata con pazienza, contribuisce al benessere psicologico di tutti. Anche di chi sta affrontando un momento difficile e delicato come una diagnosi o la terapia oncologica.