Il fertility-sparing è un percorso terapeutico finalizzato a preservare la fertilità e la funzione endocrina delle pazienti con tumore dell’ovaio. Quando la diagnosi di tumore ginecologico arriva ad una giovane donna, spesso la sua prima domanda è: “potrò fare un figlio, dopo le terapie?”. Infatti, come dimostrato, la preservazione della fertilità rappresenta una delle principali preoccupazioni delle pazienti con tumori ginecologici che abbiano meno di quaranta anni.

LA DIAGNOSI DEL TUMORE DELL’OVAIO

Il tumore dell’ovaio viene spesso diagnosticato quando è già in stadio avanzato, cioè diffuso a livello dell’addome e a livello extra-addominale. “Solo nel 20% dei casi questo tumore viene diagnosticato precocemente, quando ancora è limitato alle ovaie” spiega il dottor Giorgio Bogani. Il Dottore continua: “ciò avviene perchè non esistono programmi di screening per la diagnosi precoce di questo tumore e perché i suoi sintomi non sono specifici. I sintomi di questo carcinoma infatti possono essere facilmente scambiati per disturbi digestivi o dolori addominali di altra natura”.

IL TRATTAMENTO STANDARD DEL TUMORE DELL’OVAIO

Il trattamento del tumore dell’ovaio avviene con un approccio multidisciplinare, che comprende chirurgia e chemioterapia. La terapia ormonale può essere un’alternativa nelle pazienti che non tollerano i trattamenti piu aggressivi.
Il trattamento standard del tumore dell’ovaio prevede l’asportazione di utero, tube e ovaie anche negli stadi iniziali associate a procedure di stadiazione o citoriduzione.
L’asportazione di utero, tube e ovaie comporta sterilità permanente e l’insorgenza della menopausa. L’età media dell’insorgenza del tumore ovarico è oltre i 50 anni. Il 20% delle donne che lo contraggono hanno però un’età inferiore ai 40 anni.

COS’È LA FERTILITY-SPARING SURGERY

Negli ultimi anni l’evoluzione della tecnica chirurgica, i nuovi agenti chemioterapici e i follow-up ravvicinati hanno portato ad un aumento del tasso di sopravvivenza per i tumori ginecologici. La finalità terapeutica non è più quindi esclusivamente la sopravvivenza della paziente, ma si è allargata ad includere altri aspetti, come la conservazione della fertilità.
Per “fertility-sparing surgery” si intende la preservazione dell’utero e di tessuto ovarico sufficiente per consentire il concepimento.

A CHI SI RIVOLGE LA FERTILITY-SPARING SURGERY?

Come spiega il dottor Bogani “la fertility-sparing surgery, o chirurgia conservativa, è consigliata negli stadi precoci del tumore dell’ovaio e soprattutto per le donne che intendono ancora avere figli. È una chirurgia che può essere effettuata anche con tecniche mini-invasive, quali la laparoscopia. Studi internazionali, confermati anche da ricerche interne della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, confermano che l’esecuzione di un trattamento conservativo in pazienti selezionate e motivate alla ricerca di una gravidanza, sia sicuro anche nel lungo termine”.
Ad oggi è possibile proporre questa modalità chirurgica con buoni tassi di guarigione in casi selezionati di pazienti giovani con tumore ginecologici in stadio iniziale.


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