Una ricerca stabilisce che gli acidi grassi trans, contenuti nel “cibo spazzatura”, aumentano il rischio di sviluppare il tumore ovarico, il più pericoloso tumore ginecologico.
La ricerca è stata pubblicata sul giornale Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention dagli scienziati dell’IARC (International Agency for Research on Cancer). Per indagare quali fossero le correlazioni fra l’assunzione di grassi acidi trans e il tumore ovarico i ricercatori hanno ricostruito e analizzato le abitudini alimentari di 1486 donne che si sono ammalate di questa patologia.
GRASSI ACIDI TRANS: COSA SONO
I grassi acidi trans rappresentano una componente presente naturalmente in alcuni alimenti di origine animale. Sono contenuti, in misura esigua, nei prodotti lattiero-caseari e nella carne derivata dai ruminanti.
I TFA (Trans Fatty Acids)Â possono anche essere prodotti artificialmente e si utilizzano nelle preparazioni di alimenti. I grassi acidi trans vengono ottenuti modificando acidi insaturi con il processo di idrogenazione.
Vengono utilizzati per quattro caratteristiche fondamentali:
- Attraverso questo processo gli oli vegetali assumono le caratteristiche del burro e dello strutto, rendendo gli impasti più fragranti e friabili.
- Diventano molto resistenti alle alte temperature.
- Migliorano la resistenza all’invecchiamento e all’irrancidimento. Questa è una caratteristica fondamentale per prodotti da forno che devono conservarsi per mesi dopo il confezionamento.
- Sostituire ingredienti di origine animale con oli vegetali di bassa qualità , trasformati con questo processo, abbassa notevolmente i costi di produzione dei prodotti alimentari.
GLI ACIDI GRASSI TRANS AUMENTANO IL RISCHIO DI SVILUPPARE IL TUMORE OVARICO
Lo studio degli scienziati dell’IARC è il primo che dimostra che gli acidi grassi trans aumentano il rischio di sviluppare tumori alle ovaie. Una correlazione analoga esiste anche per i tumori a seno, pancreas, prostata e colon-retto.
Chi consuma elevati livelli di cibi ricchi di TFA ha un rischio del 34 per cento più elevato di sviluppare un tumore ovarico.
È bene ricordare che si tratta di una ricerca di natura epidemiologica e quindi importante soprattutto in ottica di prevenzione, mentre i dati sperimentali sono ancora limitati.
Diversi studi hanno però dimostrato che il consumo di acidi grassi trans predispone all’insorgenza di sovrappeso e obesità . Sembrerebbe anche accrescere i livelli di estrogeno e lo stress ossidativo, associato allo sviluppo di malattie come le malattie cardiache, oltre a contribuire alla comparsa di stati infiammatori. Tutte queste condizioni sono concause del rischio di insorgenza del carcinoma ovarico.
OMS: ADDIO AI TFA ENTRO IL 2023
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità i grassi acidi trans sarebbero responsabili di mezzo milione di decessi all’anno. Per questo l’Oms ha lanciato Replace, un’iniziativa in sei passaggi per eliminare completamente i TFA dai cibi industriali entro il 2023. L’Oms invita i governi del mondo ad adottare soluzioni legislative per imporre la sostituzione dei TFA con oli più salutari e le istituzioni sanitarie a creare campagne di comunicazione che diffondano la consapevolezza dei rischi.
Replace rientra negli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, che prevede entro il 2030 la riduzione di un terzo delle morti premature legate a patologie non trasmissibili.
In Italia, al momento, vige l’autoregolamentazione da parte delle aziende. Danimarca, Austria, Ungheria, Islanda, Norvegia e Svizzera invece da anni hanno fissato dei limiti nazionali per l’utilizzo dei TFA negli alimenti.
Gli acidi grassi trans aumentano il rischio di sviluppare il tumore alle ovaie. Ancora una volta la dieta appare il migliore alleato della prevenzione.
Se hai domande sul tuo stato di salute, contatta il tuo medico di base. Per informazioni o indicazioni generiche legate ai tumori ginecologici consulta la nostra pagina dedicata alle risposte.