il decalogo della prevenzione

Un decalogo della prevenzione: poche regole per ridurre drasticamente il rischio di ammalarsi dl tumore.
Bastano pochi e semplici accorgimenti per ridurre notevolmente il rischio di sviluppare la malattia. Secondo uno studio svolto dall’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) nel 2017 la prevenzione eviterebbe il 46% delle diagnosi di tumore fatte ogni anno in Italia.
Il protocollo di prevenzione contro il cancro si articola in tre fasi:
– primaria
– secondaria
– terziaria
In questo articolo ci concentreremo sulla prevenzione primaria, che consiste nell’adottare stili di vita e comportamenti che aiutano l’organismo a mantenersi in salute e a non sviluppare la malattia.

PREVENZIONE PRIMARIA

Uno dei cardini della prevenzione primaria all’insorgenza dei tumori è mantenere uno stile di vita sano: è stato calcolato che se tutti adottassero uno stile di vita corretto si potrebbe evitare una diagnosi di cancro ogni tre.
Ma cosa si intende per “stile di vita sano”? Nel 2007 il World Cancer Research Fund ha concluso un’opera di revisione di tutti gli studi scientifici pubblicati nel mondo fino ad allora incentrati sulla relazione fra l’insorgenza dei tumori e l’alimentazione. Da quegli studi hanno stilato un “decalogo delle buone abitudini” per prevenire l’insorgenza del cancro.

IL DECALOGO DELLA PREVENZIONE

Dagli studi del World Cancer Research Fund è nato un decalogo che viene regolarmente aggiornato ed è disponibile sul sito DietaCancerReport.org, che qui riassumiamo:

  • Mantenere un peso ideale: per stabilire se il proprio peso è compreso in un intervallo accettabile è utile ricorrere al calcolo dell’indice di massa corporea (il BMI, che viene calcolato dividendo il peso in kg per l’altezza in metri elevata al quadrato: ad esempio, se una persona pesa 70 kg ed è alta 1,70, il suo BMI= 70 / (1,70 x 1,70) = 24,22. Il BMI dovrebbe rimanere fra 18,5 e 24,9, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità)
  • Mantenersi fisicamente attivi: alzati dalla sedia e cammina! Evidenze scientifiche dimostrano che l’attività fisica (moderata o intensa) protegge dal rischio di sviluppare il tumore del pancreas, della mammella e delll’endometrio. E’ sufficiente camminare a passo veloce almeno mezz’ora al giorno e limitare il più possibile attitudini sedentarie.
  • Mangiare cereali integrali, verdura e legumi: queste tre componenti devono essere gli elementi principali della dieta. Solide evidenze scientifiche dimostrano che mangiare cereali non raffinati, fibre, verdure (non amidacee) e frutta aiuta a proteggersi contro alcuni tipi di tumore, oltre che aiutare a non prendere peso. Bisognerebbe mangiare almeno 5 porzioni di frutta e verdura (escluse le verdure amidacee come le patate) al giorno, per un equivalente di 600 g.
  • Limitare il consumo di cibi altamente processati (fast-food) e di bevande zuccherate: i cibi ad alto contenuto di grassi, amidi e zuccheri sono la causa principale di sovrappeso e obesità e queste, a loro volta, sono causa di molte tipologie di cancro. Si raccomanda di limitare l’assunzione di cibi industrialmente raffinati, precotti, preconfezionati ed evitare del tutto di ingerire bevande zuccherate perché forniscono abbondanti calorie sena aumentare in alcun modo il senso di sazietà.
  • Limitare il consumo di carne rossa ed evitare il consumo di carni conservate: Le carni rosse, ossia quelle ovine, suine, bovine, andrebbero ingerite non più di tre volte a settimana per un equivalente di 350/500 g di carne cotta a settimana. Le carni conservate invece sono gli insaccati, i salumi, i wurstel, le carni in scatola: queste andrebbero evitate perché non esiste un limite al di sotto del quale non vi sia probabilità di rischio.
  • Limitare il consumo di alcool: Le bevande alcoliche hanno tutte lo stesso impatto sul rischio di sviluppare il cancro e sarebbe bene astenersi dal consumo di alcool. Per chi ne consuma è bene limitarsi ad una quantità pari ad un bicchiere di vino (120 ml) per le donne e due per gli uomini, solamente durante i pasti.
  • Limitare il consumo di sale, di cibi conservati sotto sale ed evitare i cibi contaminati da muffe: le raccomandazioni indicano che non è salutare assumere più di 5 g di sale al giorno. Assicurarsi poi del buono stato di conservazione di legumi e cereali ed evitare di conservarli in ambienti caldi e umidi.
  • Allattare i bambini al seno per almeno sei mesi: si stima che per le madri il rischio di sviluppare un tumore al seno si abbassi del 4% per ogni anno di allattamento. Questo avviene probabilmente per una concomitanza di fattori: da una parte si presume che le madri in allattamento seguano una dieta salutare ed evitino alcool e fumo; dall’altra in allattamento le donne non hanno il ciclo mestruale e di conseguenza il loro corpo è meno esposto alle fluttuazioni degli ormoni sessuali; infine, è probabile che la necessità di produrre latte limiti la capacità cellulare di comportarsi in maniera anomala.

Se hai domande sul tuo stato di salute, contatta il tuo medico di base. Per informazioni o incazioni generiche legate ai tumori ginecologici consulta la nostra pagina dedicata alle risposte.