tumore e fattori di rischio

Quanto davvero sappiamo sui fattori di rischio legati ai tumori?

Secondo la ricerca effettuata dall’International Public Opinion Survey on Cancer 2020 commissionata dall’Union for International Cancer Control (UICC) e condotto su oltre 15.000 adulti in 20 paesi possiamo ritenerci soddisfatti, ma non tutti e su tutti i fattori.

FATTORI DI RISCHIO: COSA DICE LA RICERCA?

Secondo la ricerca ben l’87% delle persone conosce almeno un fattore di rischio per il cancro. Per alcune categorie influenzate da basso reddito e scarsa istruzione, l’effetto nocivo provocato da alcuni comportamenti è però ancora poco conosciuto.
L’indagine ha registrato che più della metà degli intervistati ha riconosciuto come fattori di rischio il consumo di tabacco (63%), l’esposizione al fumo passivo (50%) o quella alle radiazioni ultraviolette (54%).  Meno di uno su tre ha identificato lo stile di vita sedentario o l’obesità come condizioni che aumentano la probabilità di sviluppare un tumore.
A livello globale, il 61% delle persone affermano di essere state colpite dal cancro nel corso della loro vita. Il 58% dichiara di essere preoccupato per lo sviluppo della malattia in futuro.

COME INFLUISCONO REDDITO E ISTRUZIONE NEL RICONOSCERE I FATTORI DI RISCHIO

In generale, le persone che vivono in famiglie ad alto reddito sembrano avere maggiori probabilità di riconoscere i fattori di rischio dei tumori. Due persone su dieci (69%) indicano che hanno preso alcune misure per ridurre il rischio di cancro negli ultimi 12 mesi. Alcuni fattori di rischio vengono poi percepiti diversamente a seconda dell’età. I giovani sotto i 35 anni sono meno consapevoli dei danni del tabacco sull’organismo rispetto ai cinquantenni che risultano più consci degli effetti dannosi  provocati dal consumo di bevande zuccherate.
L’azione più comune, segnalata da una persona su tre, è l’aumento del consumo di  cibo sano. Inoltre, circa un terzo delle persone intervistate (33%), soprattutto quelle residenti in Paesi a medio reddito,  indica la convinzione che le misure governative più importanti sarebbero quelle di rendere i servizi oncologici più accessibili.  L’84% sostiene che i Governi dovrebbero agire per aumentare la sensibilizzazione e la conoscenza dei fattori di rischio delle persone.

LE LINEE GUIDA DELL’UICC

A tal proposito l’UICC chiede a tutti i paesi la promozione di campagne che sensibilizzino l’opinione pubblica in merito a comportamenti virtuosi a tutela della salute con particolare attenzione al coinvolgimento delle popolazioni socioeconomiche più deboli. Inoltre, è importante fornire informazioni aggiornate sui fattori di rischio presentandole in modo che siano comprensibili anche a chi ha un livello di istruzione più basso e alle nuove generazioni.
Essere informati sulle strategie da adottare per ridurre le malattie è sicuramente un punto di partenza per ridurne la frequenza, ma potrebbe non bastare. Infatti, meno della metà di coloro che sapevano che le radiazioni ultraviolette possono causare il cancro, ha dichiarato di avere ridotto l’esposizione a queste radiazioni. Ciò dimostra che, ancora una volta, spesso


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